Utilizzare il CODING per guidare gli alunni all’intelligenza emotiva 2 - infanzia (formatrici: Serena Battigelli)
Section outline
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Stanza per videoconferenze
mail formatore: serena.battigelli@assoepict.it
Il coding nella scuola dell’infanzia non è solo un gioco su una griglia o un esercizio di pixel art: è un vero e proprio viaggio educativo che parte dal pensiero logico per arrivare a quello computazionale.
Con questi incontri si vuole far sperimentare, in prima persona, cosa significa “fare Coding” con i bambini. Un percorso formativo che valorizza il coding (unplugged e plugged) come strumento didattico potente, capace di stimolare la logica, la creatività, la cooperazione e l’autonomia.
Attraverso attività concrete, momenti di confronto e co-progettazione, ci proponiamo di costruire insieme una visione pedagogica del coding che sia vicina ai bisogni reali dei bambini e coerente con i principi dell’educazione attiva. Perché introdurre il coding nella scuola dell’infanzia significa, prima di tutto, coltivare nei più piccoli l'aspetto emotivo dell'apprendimento: il piacere di esplorare, pensare e imparare con curiosità e consapevolezza.
Calendario del corso- Lun 7 Aprile - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Introduzione
- Lun 14 Aprile - dalle 16.30 alle 18.30 - Presenza - Laboratorio 1
- Merc 16 Aprile - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Laboratorio 1
- Lun 5 Maggio - dalle 16.30 alle 18.30 - Presenza - Laboratorio 2
- Giov 8 Maggio - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Laboratorio 2
- Lun 12 Maggio - dalle 16.30 alle 18.30 - Presenza - Laboratorio 3
- Giov 15 Maggio - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - (RIMANDATO A GIOV 29 MAGGIO)
- Lun 19 Maggio - dalle 16.30 alle 18.30 - Presenza - Laboratorio 3
- Giov 22 Maggio - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Laboratorio 3
- Lun 26 Maggio - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Laboratorio 4
- Giov 29 Maggio - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Conclusione
Bibliografia/Sitografia:
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Syllabus della Certificazione Epict Coding. Associazione EPICT Italia
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Giocare con il coding nell'infanzia. Percorsi didattici per sviluppare il pensiero computazionale. Carrocci Editore
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Tinkering coding e making. Per bambini dai 4 ai 6 anni. Erikson
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Costruisco e imparo. Giochi a attività con mattoncini LEGO. Erikson
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Come diventare un esploratore del mondo. Keri Smith
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Robotica nella scuola dell’Infanzia. Attività STEM e Coding. FBK-Press Robotics
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La Robotica Educativa. La robotica per costruire le ali. Fondazione Mondo Digitale
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Fantasia - Da cosa nasce cosa - Disegnare un albero - Le macchine di Munari- Laboratorio Metodo Munari. Editori Laterza
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Lo stupore del conoscere - Idee da sfogliare Reggio Children
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In questo Forum potrete intervenire per condividere domande, dubbi, riflessioni, idee e proposte con il formatore e con tutti i partecipanti.
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Compila il questionario di autovalutazione: inserisci il tuo indirizzo email e al termine riceverai copia delle tue risposte nella casella di posta elettronica. Potrai confrontare i risultati ottenuti a fine corso e verificare l'efficacia del percorso formativo
- Lun 7 Aprile - dalle 17.00 alle 19.00 - Distanza - Introduzione
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l corso si apre con un primo incontro introduttivo in cui verranno presentati i contenuti chiave che guideranno l’intero percorso laboratoriale. Al centro del lavoro ci sono alcuni concetti fondamentali del coding proposto all’infanzia: categorizzazione, sequenza, algoritmo, coding unplugged, coding plugged e programmazione.
Questi non sono semplici termini tecnici, ma strumenti concettuali che, se compresi e sperimentati in modo concreto, possono diventare leve educative significative. Integrati in modo coerente all’interno della didattica quotidiana, permettono di sviluppare nei bambini competenze logiche, creative e di problem solving – competenze trasversali, fondamentali per affrontare la realtà con spirito critico, autonomia e curiosità.
Gli incontri intendono promuovere un uso del coding inserito in una didattica attiva, consapevole e attenta ai bisogni reali dei bambini. Il Coding non viene proposto come un’attività isolata (la classica “ora del coding” con la griglia sul pavimento), ma come una metodologia educativa integrata, capace di dialogare con il quotidiano della scuola dell’infanzia, valorizzando l’intelligenza emotiva, l’esplorazione, la ricerca, la manualità, il gioco, il dialogo e la riflessione come strumenti fondamentali per l’apprendimento.
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In questo primo laboratorio affronteremo due concetti chiave del coding: categorizzazione e sequenza.
La parte in presenza (14 aprile 2025): dedicata all’esplorazione concreta di questi concetti attraverso attività manuali, ludiche e riflessive, pensate per essere replicabili in sezione.
La parte online (16 aprile 2025): dedicata alla progettazione di Unità di Apprendimento (UDA). In questa fase, si lavorerà in modo collaborativo alla costruzione di due percorsi didattici, centrati principalmente sul campo di esperienza “La conoscenza del mondo”, strettamente legato al coding, i percorsi coinvolgeranno anche i campi di esperienza “I discorsi e le parole” e “Il sé e l’altro”, per favorire un approccio integrato e trasversale, in linea con la quotidianità educativa della scuola dell’infanzia. -
In questo secondo laboratorio ci concentreremo su altre due strutture logiche fondamentali per "capire" attività di coding:
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la struttura condizionale, che introduce l’idea di scelta o decisione in base a una condizione (“se... allora...”),
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e la struttura iterativa, che si attiva quando un’azione deve essere ripetuta più volte, secondo una regola o finché accade qualcosa.
In presenza (lunedì 5 maggio 2025): lavoreremo su tre laboratori centrati sul campo di esperienza “La conoscenza del mondo” ma che vanno a lavorare anche su “Le immagini, suoni e colori”, ispirandoci a Hervé Tullet e Bruno Munari e Maurice Ravel.
A distanza (giovedì 8 maggio 2025):
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Approfondimento - proposta di due UDA collegate ai laboratori svolti in presenza, per riflettere e consolidare i concetti emersi durante le attività di lunedì.
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Conclusione del coding unplugged - riflessione finale sul pensiero logico: concetti di sequenze, condizioni e iterazioni, a partire dalle attività proposte.
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Introduzione al coding plugged - presentazione dei robottini educativi (Bee-Bot) e prime riflessioni sul pensiero computazionale e sull’uso del coding nella didattica attraverso strumenti digitali.
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Nel mondo educativo contemporaneo cresce l’attenzione verso approcci che promuovano il pensiero critico, la creatività e la risoluzione dei problemi fin dalla prima infanzia. In questo contesto, il tinkering – inteso come “smanettare”, esplorare, costruire e imparare attraverso il fare – si presenta come un’attività didattica ricca di potenzialità.
Il tinkering può essere considerato una forma preliminare e concreta di coding, perché coinvolge processi simili: la progettazione, la sperimentazione, l’errore come occasione di apprendimento e il ragionamento logico. Entrambe le attività stimolano nei bambini la capacità di pensare in modo sequenziale, creativo e autonomo.
In questo incontro scopriremo il tinkering come strumento pedagogico efficace, si mostreranno esperienze pratiche, riflessioni teoriche e collegamenti con il pensiero computazionale.
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Durante questo percorso formativo abbiamo esplorato in modo progressivo le basi del pensiero computazionale e del coding nella prima infanzia, costruendo un ponte tra gioco, esplorazione e apprendimento.
Siamo partiti dalle strutture logiche, fondamenta di ogni attività di coding, lavorando sullo sviluppo di abilità come l’osservare, ordinare, classificare e riconoscere sequenze e relazioni. Queste competenze, già presenti come obiettivi nelle attività educative quotidiane che proponete, sono traguardi raggiungibili attraverso diverse tipologie di esperienze facilmente integrabili nei diversi campi di esperienza (abbiamo visto attività come l’Albero di Munari, il Kamishibai, gli algoritmi della musica,... possano diventare occasioni significative per sviluppare il pensiero logico e avvicinare i bambini anche ai primi elementi del pensiero computazionale).
Abbiamo così approfondito il coding unplugged, cioè attività di programmazione senza dispositivi digitali, per introdurre i concetti chiave del linguaggio computazionale, questo approccio ha preparato il terreno per il passaggio al coding plugged, grazie all’utilizzo della robotica educativa, che ha permesso di trasformare i concetti propri della programmazione in azioni concrete, visibili e verificabili.
Infine, abbiamo visto come il tinkering, con la sua natura esplorativa, creativa e basata sul "provare e riprovare", rappresenti a tutti gli effetti un'esperienza di coding. Attraverso la manipolazione di materiali e la costruzione di oggetti, i bambini apprendono strategie di problem solving, sviluppano il pensiero critico e imparano a lavorare in modo autonomo e collaborativo.
In tutto questo, non possiamo dimenticare il ruolo centrale delle emozioni. Ogni fase del percorso – dal pensare a una soluzione, al provare, sbagliare, riuscire – coinvolge i bambini sul piano emotivo. La sorpresa, la frustrazione, la gioia della scoperta, il senso di soddisfazione, l'empatia che nasce dalla collaborazione,..: tutte queste emozioni sono parte integrante del processo di apprendimento. Accoglierle e valorizzarle significa riconoscere che il coding, il tinkering e la robotica non sono solo esercizi mentali, ma esperienze vissute emotivamente dai bambini.
Conclusione: Portare il coding nella quotidianità educativa
Al termine di questo percorso, abbiamo compreso come il coding – nelle sue diverse forme – possa diventare parte integrante delle attività quotidiane con i bambini. Dalle strutture logiche, al coding unplugged che si propone con attività trasversali, fino all’uso della robotica educativa e del tinkering come strumenti per sviluppare creatività, problem solving, autonomia, pensiero critico,...
Ricollegandoci a quanto detto al primo incontro, non si tratta di proporre "l'ora del coding" oppure di “insegnare informatica” ai bambini, ma di offrire loro occasioni per pensare, agire, sperimentare e costruire, attraverso attività che stimolano curiosità, coinvolgimento e partecipazione emotiva. Il coding può vivere nella quotidianità educativa come un linguaggio in più, che aiuta i bambini a dare forma alle proprie idee, a ragionare, a conoscere sé stessi e ad affrontare le sfide in modo giocoso e consapevole.
In questo modo le attività proposte potranno trasformarsi in occasioni autentiche di apprendimento attivo, dove il bambino è protagonista, costruttore di conoscenze, esploratore curioso e partecipe. E, come abbiamo visto, è proprio in una prospettiva di pedagogia attiva che il coding, la robotica e il tinkering trovano pieno significato.
Grazie per questo breve ma intenso percorso insieme. Buon proseguimento nel vostro lavoro quotidiano, con l’augurio che ogni nuova esperienza possa essere un’occasione per seminare curiosità, stupore e scoperta!
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Compila il questionario di autovalutazione: inserisci il tuo indirizzo email e al termine riceverai copia delle tue risposte nella casella di posta elettronica. Potrai confrontare i risultati ottenuti a inizio corso e verificare l'efficacia del percorso formativo
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